Comunicare per Essere Capiti
⇨ la Sintonia con l'Ascoltatore
testo - pag.1
III. Dal momento dunque che l'ascolto comporta per i giovani un grande profitto, ma un non minore pericolo, credo sia bene riflettere continuamente con se stessi e con altri, su questo tema.
I più invece, a quanto ci è dato vedere, sbagliano, perché si esercitano nell'arte del dire prima di essersi impratichiti in quella di ascoltare, e pensano che per pronunciare un discorso ci sia bisogno di studio e di esercizio, ma che dall'ascolto, invece possa trarre profitto anche chi vi si accosta in modo improvvisato. Se è vero che chi gioca a palla impara contemporaneamente a lanciarla e a riceverla, nell'uso della parola, invece, il saperla accogliere bene precede il pronunciarla, allo stesso modo in cui concepimento e gravidanza vengono prima del parto.
[…] Quando si travasa qualcosa, la gente inclina e ruota i vasi perché l'operazione riesca bene e non ci siano dispersioni, mentre quando ascolta non impara a offrire se stessa a chi parla e a seguire attentamente, perché non le sfugga nessuna affermazione utile.
[…] IV. Chi si mette subito a controbattere finisce per non ascoltare e non essere ascoltato, e interrompendo il discorso di un altro rimedia una brutta figura.
Se invece ha preso l'abitudine di ascoltare in modo controllato e rispettoso, riesce a recepire e a far suo un discorso utile e sa discernere meglio e smascherare l'inutilità o la falsità di un altro, e per di più dà di sé l'immagine di una persona che ama la verità e non le dispute e che è aliena dall'essere avventata o polemica.
[…] VI. Perciò, stipulata una tregua tra voglia di ascoltare e tentazioni esibizionistiche, dobbiamo disporci all'ascolto con animo disponibile e pacato, come fossimo invitati a un banchetto sacro o alle cerimonie preliminari di un sacrificio, elogiando l'efficacia di chi parla nei passaggi riusciti e apprezzando perlomeno la buona volontà di chi espone in pubblico le proprie opinioni e cerca di convincere gli altri ricorrendo agli stessi ragionamenti che hanno persuaso lui.
[…] XIII. Per concludere, ecco alcune norme di comportamento, per così dire generali e comuni, da seguire sempre in ogni ascolto, anche in presenza di un'esposizione completamente fallita: stare seduti a busto eretto, senza pose rilassate o scomposte; lo sguardo dev'essere fisso su chi sta parlando, con un atteggiamento di viva attenzione; l'espressione del volto dev'essere neutra e non lasciar trasparire non solo arroganza o insofferenza ma persino altri pensieri e occupazioni.
[…] XIV Eppure, se perfino un bravo convitato ha dei doveri da assolvere, molti di più ne ha chi ascolta, perché é coinvolto nel discorso ed é chiamato a cooperare con chi parla, e non é giusto che stia a esaminarne con severità le stonature e a vagliarne criticamente ogni parola e ogni gesto, mentre lui, senza doverne rispondere, s'abbandona per tutta la durata dell'ascolto a un contegno scomposto e variamente scorretto.
Quando si gioca a palla, le mosse di chi riceve devono essere in sintonia con quelle di chi lancia: così, in un discorso, c'è sintonia tra chi parla e chi ascolta se entrambi sono attenti ai loro doveri..
[…] La natura, si dice, ha dato a ciascuno di noi due orecchie ma una lingua sola, perché siamo tenuti ad ascoltare più che a parlare
Plutarco, L'arte di saper ascoltare, Mondadori, 2004
(prof. Pisani)
lessico - pag.1
impratichirsi: esercitarsi, aquisire capacità attaverso una pratica assidua
dispersione: abbandono
sfuggire: perdersi qualcosa, sottrarsi a qualcosa
controbattere: replicare, rispondere, intervenire con una posizione contraria rispetto ad un argomento sostenuto
discernere: distinguere
smascherare: scoprire, rendere visibile, svelare
dispute: scambio vivace di opinioni
aliena: estranea
avventata: sconsiderata, senza riflessione
convitato: chi prende parte a un banchetto
contegno: il modo in cui una persona si comporta in presenza di altri
vagliare: esaminare con estrema cura
(prof. Pisani)
guida - pag.1
L'attività si pone i seguenti obiettivi:
- Saper ricavare dal testo una sintesi e una personale interpretazione
- Saper riscrivere un testo in un registro diverso
- Si propone agli studenti la lettura di Plutarco, celebre intellettuale greco vissuto in età neroniana (46.d.C.-119 d.C.), e si apre una discussione sulla condivisione dei consigli forniti al suo giovane studente Nicandro, con domande del tipo:-Trovate attuali i consigli che Plutarco fornisce al suo studente? Cosa non condividete di quanto espresso? Siete d'accordo sul valore che Plutarco attribuisce all'arte di ascoltare? (attività di elicitazione)
- Per stimolare gli studenti alla comprensione globale del testo si chiede loro di sintetizzare i paragrafi attribuendo un titolo a ciascuno di essi e fornendo una personale interpretazione con domande del tipo:- Su cosa insiste maggiormente il filosofo? Quale abitudine va esercitata per la crescita umana? Quali esempi riporta? Quali sono gli atteggiamenti da tenere?
- Si conclude l'attività con le espansioni, ovvero ulteriori spunti di lavoro da proporre in classe.
- Rileggi attentamente il testo e individua le parole e le espressioni difficili, letterarie o in disuso. Sostituiscile con sinonimi o perifrasi aiutandoti, se necessario, con un dizionario o con la lettura della sezione lessico riformulando le frasi.
- Quale funzione linguistica è dominante nel testo?
- Analizza le frasi seguenti e confrontati con i tuoi compagni sulla validità delle osservazioni: Le condividete? Pensate che Plutarco, pur essendo vissuto millenni fa, potrebbe essere un maestro contemporaneo? C'è sintonia tra il filosofo e gli adolescenti, secondo voi?
"Gli adolescenti non stanno tanto a guardare se chi parla sia un filosofo, nè come viva e si comporti in pubblico, ma restano abbagliati dal suo linguaggio, dal suo frasario e dalla bellezza formale della sua esposizione, non essendo in grado di capire e rifiutandosi di indagare se ciò ch'egli dice sia utile o nocivo, necessario oppure vuoto e superfluo (Plutarco, L’arte di saper ascoltare, IX)"
"Bisogna, però, che alla teoria si unisca la pratica attraverso l'esercizio delle personali capacità inventive, per costruirsi una forma mentis non da sofisti o da scienziati, ma intima e filosofica, nella convinzione che un buon ascolto è il punto di partenza per vivere bene (Plutarco, L’arte di saper ascoltare, XVII)".
(prof. Pisani)
teoria - pag.1
Saper parlare significa :
- saper spiegare qualcosa in modo chiaro, corretto e coinvolgente
- saper organizzare un testo e saperlo esporre con chiarezza
- saper illustrare un fatto seguendo uno schema
- saper intrattenere qualcuno in modo piacevole e costruttivo
Per consolidare le proprie capacità comunicative è necessario:
- conoscere bene l'argomento di cui si parla
- avere chiaro lo scopo per cui si parla adattandone il tono
- mettere a fuoco il senso generale di quanto si vuole esprimere costruendo uno schema o redigendo una scaletta
- saper cogliere le caratteristiche dei destinatari adattandone il livello del proprio discorso
- saper controllare le proprie emozioni
- saper catturare l'interesse dei destinatari
- farsi capire da chi ascolta
- pronunciare le parole in modo chiaro e distinto
- parlare con il giusto ritmo, nè in fretta, nè troppo piano usare termini precisi e appropiati
- organizzare le frasi in modo semplice, corretto e scorrevole
- esprimere i concetti in modo ordinato, coerente e completo soffermandosi con il tono di voce sugli aspetti più importanti
- produre un testo adatto alla situazione concreta
- tenere sotto controllo chi ascolta e saper reagire opportunamente e adeguatamente agli stimoli che vengono dai destinatari
Adattamento da M. Sensini, Porte aperte, l'italiano per tutti, Milano,Mondadori scuola, 2013, pag. 369.
(prof. Pisani)
esercizi - pag.1
Esercizio n. 1 (Individuazione)
Considerando l'ascolto come momento essenziale del processo comunicativo, secondo te, siamo sempre predisposti all'attenzione e all'ascolto attivo dei nostri interlocutori?
Ascoltare non è sentire...
Accanto ad ogni frase inserisci il verbo che credi sia più adatto alla situazione, scegliendo tra SENTIRE E ASCOLTARE
- Il professore spiega alla lavagna il teorema di Pitagora e l'alunno mostra interesse per la costruzione del quadrato sull'ipotenusa ______________________________
- La mamma dice: "Andiamo in treno a Roma dal papa?" e il figlio risponde: "Papà ieri ha perso il treno" _________________
- Sono stanca! Aiutatemi ad entrare in un mondo capace di rispettare i tempi delle donne..._________________________
- Il nostro dialogo è stato continuamente interrotto da messaggi e telefonate _________________________________
- Il paziente parlava e il dottore gli inviava continuamente feedback volti a rinforzare quanto egli diceva __________________
(prof. Pisani)
esercizi - pag.2
Esercizio n. 2 (Creatività)
Uno dei modi utilizzati per sviluppare le capacità comunicative è il cosiddetto "elogio", che consiste nell'esaltare oggetti, qualità e situazioni, anche strani e assurdi.
Questo tipo di testo risulta particolarmente interessante soprattutto quando è accompagnato da una ricca esemplificazione. Scrivi un testo tra i seguenti a tua scelta con non più di 200 parole. Puoi servirti dello schema esemplificativo su come scrivere un testo argomentativo che trovi nella sezione teoria tramite il link "persuadere".
- Elogio della pazzia
- Elogio della lentezza
- Elogio della caos
- Elogio della nutella
- Elogio di...(scegli tu!)
(prof. Pisani)
esercizi - pag.3
Esercizio n. 3 (Creatività)
Partendo dalla parola ascolto prova ad elencare altre parole chiave alla base di una comunicazione efficace e a raggrupparle per gruppi semantici.
(prof. Pisani)